Da lesioni a tentato omicidio volontario. L’accusa per il conducente del suv che la notte del primo ottobre ha investito due uomini a Mestre in Via Montello, cuore del quadrilatero del degrado della città si è aggravata. La Procura di Venezia ha cambiato il capo di imputazione dopo aver acquisito le dichiarazioni dei testimoni che subito hanno parlato di azione deliberata da parte dell’uomo, un cittadino moldavo residente proprio nel bed and breakfast davanti al quale i due feriti, due tossicodipendenti stazionavano tutte le notti. Le vittime sono un tunisino di 45 anni che ha riportato la frattura del setto nasale ed è già stato dimesso dall’ospedale, mentre l’altro un siciliano di 35 anni residente a Santa Maria di Sala è in fin di vita in prognosi riservata all’angelo di Mestre. L’investitore che ha chiamato lui stesso le forze dell’rodine aveva dichiarato di non aver investito appositamente i due uomini, ma che la causa era stato il pedale dell’accelleratore incastrato, ma varie testimonianze incastrerebbero lui . I due feriti erano soliti bivaccare in zona creando malumori tra i residenti e più volte sembra siano stati invitati dall’investitore ad allontanarsi , invito rivolto anche la sera dell’investimento, ora sarà la Procura a ricostruire quanto successo avvalendosi anche delle riprese delle telecamere della zona. Quel che è certa è l’esasperazione dei residenti in quest’area della città, questo ennesimo episodio è avvenuto a poche centinaia di metri da dove è stato ucciso Giacomo Gobbato
Atto volontario
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PROVINCIA: VENEZIA
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