Individuarli ed allontanarli, accompagnandoli direttamente in un centro per il rimpatrio. Nel corso del comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico in prefettura a Venezia è stata decisa oltre al dispositivo di sicurezza già in atto, una intensificazione dell’attività giudiziaria per delineare il quadro in cui sono avvenuti gli accoltellamenti che secondo gli inquirenti potrebbero essere frutto di una lotta di spartizione dello spaccio a Mestre tra nigeriani e tunisini ed evitare che gli episodi al momento circoscritti possano subire una recrudescenza e turbare l’ordine e la sicurezza pubblica. In poche parole concentrarsi nell’individuare i responsabili della faida per rimpstriarli. Tutti identificati invece ha dichiarato il prefetto Darco Pellos, gli autori dei numerosi atti di vandalismo consumati a Marghera a danno delle auto in osta, decine di specchietti retrovisori divelti, una panda presa a sprangate , e poi gli autori che hanno fatto esplodere i petardi sotto le vetture e nei bagni del parco bissuola. Tutte azioni commesse da giovanissimi , per lo più minorenni . Presto prederemo provvedimenti ha assicurato il prefetto che ha anche invitato chi ha subito i danneggiamenti a denunciare e a richiedere il risarcimento, anche per una finalità educativa. Nei prossimi giorni accertate le singole responsabilità saranno emessi dei daspo willy da parte del questore Gaetano Bonaccorso nei confronti dei protagonisti degli scontri tra ragazzini della notte di Capodanno in Piazzale Donatori di Sangue a Mestre,il daspo è uno strumento efficace perchè prevede anche il coinvolgimento delle famiglie nel percorso di recupero dei minori
Sicurezza per Mestre

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PROVINCIA: VENEZIA
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