Venerdì nero e giornata di disagi quella di oggi per lo sciopero generale di otto ore proclamati da Cgil e Uil con manifestazioni contro la manovra 2025 del governo Meloni. La protesta interessa il settore pubblico e privato e abbraccia il personale del ministero della Giustizia, personale sanitario e scolastico, trasporto pubblico locale, aereo e marittimo. Non è incluso il trasporto ferroviario. Cortei in diverse città: a Mestre (Ve) in 7mila hanno aderito alla manifestazione guidata da uno striscione con la scritta “Stop alla violenza contro le donne”. A Padova 5mila le persone scese in piazza: massiccia adesione anche nelle fabbriche della provincia, nelle scuole, in tanti uffici postali e nella sanità pubblica. Bassa nelle banche e nei trasporti pubblici. Grande adesione invece, in piazza e nelle fabbriche, in Friuli Venezia Giulia con punte dell’80 e addirittura il 100 per cento in alcune realtà. Migliaia di persone in corteo a Pordenone con il concentramento in piazza Risorgimento. I primi dati parlano di adesioni molto elevate nel metalmeccanico, nel settore trasporti pubblici 50% a Trieste e 80% a Gorizia.
La protesta a Mestre
64
PROVINCIA: VENEZIA
articoli precedenti