La montagna che frana

Antonella Prigioni
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50 mm di pioggia in mezz’ora, le intense precipitazioni abbattutesi in Cadore nella notte, hanno provocato una colata detritica sull’abitato di Borca di Cadore nel cuore delle Dolomiti bellunesi . Tonnellate di ghiaia ma fortunatamente solo pochi sassi di grandi dimensioni ma sufficienti a bloccare l’accesso alle abitazioni e permettere ai residenti di mettersi in salvo. Per liberare decine di persone isolate in azione ruspe ed escavatori ,lungo la statale 51 alemagna chiusa al traffico sin dalla notte , impossibile raggiungere Cortina al momento percorrendo questa strada.La frana nella frazione di Cancia, la stessa dove nel 2009 hanno perso la vita per un fenomeno analogo due persone, una madre ed un figlio A dare notizia della colata l’assessorato alla protezione civile del Veneto. L’assessore Gianpaolo Bottacin ha evidenziato che si tratta della zona dove qualcuno avrebbe voluto realizzare il villaggio olimpico dei giochi invernali del 2026 . Al lavoro le squadre dei Vigili del fuoco di Cortina e Pieve di Cadore e i colontari di protezione civile e vigili del fuoco di Valle di Cadore, Cortina, Lozzo, Lorenzago, Calalzo e San Vito di Cadore, impegnati anche a Pieve di Cadore per alcuni allagamenti dovuti alle piogge intense. Sul posto anche personale Anas per la pulizia della strada SS 51 Alemagna. L’elicottero dei vigili del fuoco ha sorvolato la zona per una quantificazione del movimento franoso, tornando anche a valutare la frana di sabato 14 giugno dalla croda Marcora, Gruppo del Sorapis,che fortunatamente non aveva interessato alcuna persona nemmeno escursionisti in cammino sui sentieri, ma spargendo enormi nuvole di polvere negli abitati di Cortina e San Vito di Cadore. la preoccupazione è per i fenomeni temporaleschi previsti nelle prossime ore, che aumentano il rischio di dissesto idrogeologico. A San Vito il Coc resterà aperto sino a cessata allerta meteo

PROVINCIA: BELLUNO

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